Il Manichino

Il manichino di Demetra “La Pupa del Capo”
a cura di Laura Plaja e Roberta Barraja

L’opera scultorea, interamente modellata artigianalmente, rappresenta una figura femminile stilizzata. Ispirata dall’evento “Le Théâtre de la Mode” svoltosi a Parigi nel 1945 con l’intento di rilanciare l’alta moda, dopo gli eventi bellici, attraverso la creazione, da parte delle più importanti case di moda francesi, di abiti in miniatura indossati da piccoli manichini in fil di ferro realizzati da rinomati artigiani.

 

Crediti

Ideazione:  Roberta Barraja

Studio e progettazione:  Laura Plaja

Realizzazione artigianale:  Laura Plaja

Collaborazione alla realizzazione:   Roberta Barraja

Scheda tecnica

Oggetto: manichino femminile

Materiali: fil di ferro cotto dm 3 mm

Tecnica: modellato a mano

Elementi: tre profili corpo – tre profili testa – un profilo mano cad.

Giunture: fil di ferro da 0,8 mm

Misure: altezza cm 105 – larghezza fianchi cm 18 – ampiezza braccia cm 63

Inserti: maschera realizzata a mano in pasta modellabile – parrucca in fibra sintetica

Supporti: pedana a tronco di piramide, in legno, composta da listelli cm 3×3

(h cm 43 x p cm 40 x l cm 40)

 

Descrizione:

Manichino composto da quattro parti: testa, corpo, mani. Realizzato in fil di ferro cotto modellato a mano. Dal modello in scala su carta sono stati ricavati, per ogni modulo, i profili necessari. Partendo dal profilo in piano, sono stati successivamente sviluppati i profili che ne determinano il volume. Con lo stesso materiale sono stati creati degli anelli che posizionati in punti strategici e fermati principalmente con legature a croce ne determinano la stabilità. A definire il manufatto è stata realizzata a mano una mascherina in pasta modellabile bianca ultra leggera volutamente non rifinita e una parrucca in fibra sintetica acconciata seguendo l’immagine del mosaico stesso.

 

Confronti:

Si possono riscontrare esempi di bambole-manichino nel corso della storia. Prima esposte in mostra nei negozi francesi della rue Saint-Honoré e in seguito ai quattro angoli dell’Europa e del mondo, Les Poupées de Mode o Piavole de Franza, manichini in cera, legno o porcellana, furono le prime emissarie della moda parigina, vestite con abiti sontuosi, cambiavano il loro guardaroba secondo la stagione. In Italia dette anche Pandora, queste bambole dal nome d’origine mitologica, già a partire dalla metà del XVII secolo venivano utilizzate per diffondere i gusti e le fogge della moda, abbigliate con minuziosa eleganza e raffinati dettagli ispiravano le dame del tempo che per nessun motivo volevano rimanere indietro con le ultime tendenze della moda.

Di particolare interesse l’Esposizione itinerante fra la Francia e gli Stati Uniti Le Théâtre de la Mode, evento creato dalla Federazione della Moda Francese nel dopoguerra, atto a rilanciare il settore dell’haute couture nel mercato internazionale. In quest’occasione le bambole, o meglio i manichini in miniatura di grande fascino con i 172 vestiti creati da 52 couturier, hanno lo scopo di evidenziare la vivacità della creatività francese, dall’arte alla moda. Fu infatti, una delle prime iniziative del settore moda in cui accanto ai designer parteciparono personalità di spicco come Christian Bérard, Jean Cocteau e Jean Saint-Martin.

Scheda a cura di: Roberta Barraja e Laura Plaja